Questa è la mia ricetta del sartù di riso, antica e classica portata della cucina partenopea. Di questo piatto ci sono parecchie varianti; poiché questo è il mio modo di prepararlo l’ho chiamato “il sartù di Eluasa”. Riso carnaroli condito con ragù di pomodoro, ripieno di polpettine, piselli e mozzarella: una vera bontà. Portarlo in tavola è un sicuro successo.
Ingredienti:
800 gr di riso Carnaroli
Ragù con carne di manzo e maiale con osso
Polpette:
200 gr di carne di manzo macinato
2 uova
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
Prezzemolo
2 fette di pane bagnato
Sale
Pepe
Olio d’arachidi per friggere300 gr di piselli surgelati
Una fetta tagliata alta di prosciutto
Una cipolla piccola
2 cucchiai di olio evo
Sale
2 mozzarelle
100gr di salame
La prima preparazione è il ragù carne, che è la più lunga. In una capiente pentola mettere le diverse carni con la cipolla affettata e farle soffriggere, quando assumono un bel colore dorato sfumare con il vino, farlo evaporare e aggiungere la salsa di pomodoro, abbassare la fiamma e lasciarlo cuocere per almeno 2 ore. Fare le polpette, friggerle e metterle da parte. In una pentola mettere l’olio, la cipolla affettata, il prosciutto tagliato a cubetti e i piselli, aggiungere mezzo bicchiere d’acqua un po’ di sale e pepe, far cuocere fino a che i piselli si ammorbidiscono.
Bollire il riso in abbondante acqua salata, scolandolo abbastanza al dente e condirlo con abbondante sugo.
Versarne una metà in una teglia abbastanza alta e imburrata. Mettere il ripieno cominciando con le polpettine,
pigiandole leggermente nel riso, continuare con i piselli, il salame tagliato a cubetti, la mozzarella spezzettata,
spolverare di parmigiano e ricoprire con qualche mestolata di sugo.
Riempire con il riso rimasto pareggiarlo
e completare con uno strato di sugo.
Mettere il timballo nel forno già caldo, a calore moderato, per una mezz’ora abbondante.
Estrarre il timballo dal forno, aspettare una quindicina di minuti così che si consolida, poi passare la lama del coltello tra il riso e la teglia per staccarlo e capovolgerlo sul piatto di portata, tirando via la teglia. Decorare a piacere.